Scritti di Cinema di Nicola Curzio
Ho il piacere di invitarvi alla presentazione del libro “Prima che tutto torni buio – Scritti di Cinema” di Nicola Curzio che si terrà il 13 giugno ore 18,00 presso CinéMagenta63 – Corso Magenta 63, Milano. Maggiori informazioni le trovate qui in basso. Nicola è stato prima uno mio studente, in seguito uno dei soci fondatori dell’Associazione di Fotografia Camera Chiara insieme a Serena Sasanelli, Elisabetta Campobasso e Mariella Simone, ma è stato soprattutto un amico.
Francesco De Napoli

Un incontro all’insegna del cinema, con presentazione del libro di Nicola Curzio “Prima Che tutto torni buio – Scritti di Cinema” e proiezione di brevi brani dei film che amava.
13 giugno ore 18,00 – CinéMagenta63 – Corso Magenta 63, Milano
Nicola Curzio (1988-2022), studioso e critico cinematografico, è stato responsabile del settore Eventi dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra. Conseguito il master in Film Studies dell’UCL (University College of London) con un saggio sul tema “World Walls”, è poi rientrato in Italia, assumendo l’incarico di responsabile del settore Cultura dell’Institut français Milano. Tra le sue numerose esperienze e iniziative, ha promosso il cineforum Le Refuge, è stato redattore della rivista “UZAK”, direttore artistico di TEDxBari, cofondatore dell’Associazione Fotografica Camera Chiara, volontario della Compagnia del Perù. Per tutta la vita ha studiato il cinema e ne ha scritto, promuovendo innumerevoli iniziative culturali e rassegne.
Introduce
Linda Marchetti, direttrice dell’Institut
Discutono
Nicola Comentale
Matteo Marelli
Letture
Caterina Filograno
«Filmare l’invisibile, dove solo de Oliveira, forse, era riuscito», annota Nicola Curzio. È l’ambizione ricorrente dei cineasti che ritroviamo negli scritti di questa antologia. Il cinema prediletto dall’autore è denudazione e discernimento, esercizio di realtà e concezione del mondo. «Basta il desiderio di una bambina perché la realtà tutta si trasformi e un toro bianco brilli come una lucciola nel buio della notte. Il cinema non attende altro». Un esploratore immobile davanti allo schermo nelle sale e nei festival che egli amava, la Mostra di Venezia in primis. Mobilissimo, febbrile, inesausto nella ricerca. Negli scritti visionari qui raccolti, Nicola Curzio ha fatto in tempo a definire una personale dialettica degli opposti, un paesaggio tanto immaginifico quanto realistico, un’antropologia culturale e politica dei nostri anni. Warburg, Morin, Derrida, Nancy, Augé, Calvino, Ghezzi, Montani, coniugati con Cassavetes, Egoyan, Ferrara, Naderi, Diaz, Tsukamoto, Noé… Decostruzione, fantasia, ribellione, ricomposizione, amore, di nuovo amore.